L'imprenditorialità può essere considerata una forma di empowerment che consente agli individui di realizzare un progetto personale o collettivo, partendo da un'idea, infatti, l’impresa che ne deriva risponde a specifiche esigenze del mercato. Alla base dell’avvio d’impresa c’è un’idea generativa, capace di produrre benefici per chi ha sviluppato l’impresa ma, a cascata, anche verso il pubblico a cui si rivolge e verso l’ecosistema di soggetti che ruotano attorno ad un determinato bene o servizio.
L'imprenditorialità consiste nel creare valore economico, di certo, ma anche sociale laddove lo sviluppo di prodotto o servizio nasce dalla volontà di guardare ad una comunità di persone.
L'imprenditorialità è strettamente legata agli aspetti economici e sociali del contesto in cui nasce e al mercato verso cui l’impresa intende lanciare il proprio prodotto o servizio.
In una società islamica, come quella marocchina e tunisina, l'impresa e il commercio possono essere visti anche come un modo per rispondere alla fardu kifayah: la responsabilità sociale di aiutarsi a vicenda.
In questo senso, l'impresa è un modo per contribuire alla vita pubblica e sociale.
L'inquadramento dei ruoli di genere nella società, così come i fattori macrosocioculturali di discriminazione di genere incidono di fatto sui processi di imprenditorialità femminile, ponendo ulteriori vincoli e barriere nel percorso di avvio e mantenimento di un'idea imprenditoriale.
Di fatto l’avvio di impresa poggia sull’accesso ai mezzi per il suo sviluppo (assets), su capacità imprenditive di chi vuole sviluppare la propria idea e sulla autoconsapevolezza rispetto a sé, su un sistema sociale e politico capace di valorizzare lo spirito imprenditoriale della propria comunità, attraverso politiche e normative che riducono le storture e bias culturali che possono essere presenti in una determinata società.
Secondo i femminismi, l'accessibilità agli strumenti economici e tecnici e la possibilità di entrare in contatto con il know-how utile a creare un'impresa sono considerate le chiavi dell'emancipazione e dell'empowerment delle donne. Di conseguenza, le donne sviluppano un nuovo senso di sé, una maggiore consapevolezza delle proprie capacità, diventano più sicure delle proprie idee e più capaci di interagire e di contribuire allo sviluppo sociale, politico, culturale ed economico dei loro Paesi e dei movimenti di genere.
L’imprenditorialità, infatti, non solo risponde a logiche di mercato, economiche e finanziarie, ma favorisce il raggiungimento di benessere e soddisfazione delle persone che si impegnano in queste imprese, attraverso la produzione di valore economico e sociale e la partecipazione attiva alla vita economica del proprio contesto d’appartenenza.
WEPROPOSE, a partire da questa prospettiva, vuole analizzare i modelli che in Marocco e Tunisia agevolano o limitano l’avvio di impresa delle donne che rientrano dopo un periodo in Italia e, contribuire allo sviluppo di iniziative che, su questi territori, guardano all’imprenditoria femminile come strumento di empowerment individuale e collettivo.